Vaccinarsi in farmacia
Da quando lo scorso maggio il “Decreto Riaperture” ha reso strutturale la vaccinazione contro il Covid-19 e contro l’influenza in farmacia, facendola rientrare stabilmente nel novero delle prestazioni della “farmacia dei servizi”, questa possibilità si sta rivelando un’opportunità per i cittadini, a maggior ragione nelle località rurali del nostro Paese. Ma sembra essere anche un’importante risorsa per la categoria, come conferma Maria Elisabetta Narsi, titolare della Farmacia Centrale del Dott. Ildo Narsi di Porto Tolle, Rovigo.
Dottoressa Narsi, quale importanza riveste per un farmacista, specie se rurale, la possibilità di somministrare vaccini all’interno della propria struttura?
Personalmente, ma ritengo di poter condividere il mio pensiero con la maggior parte dei colleghi rurali, credo che questa esperienza rafforzi la nostra professionalità e, ancora di più, stia fidelizzando in modo crescente i pazienti, consolidando ulteriormente la fiducia che già hanno nei confronti della farmacia. E questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi.
Quali elementi in tal senso giocano a favore della farmacia rurale?
L’essere parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, in primis, e il fatto di essere dislocati in maniera capillare sul territorio, il che ci rende presidio di salute primario specie nelle zone più isolate. Un altro jolly nelle mani di noi farmacisti rurali è la vicinanza ai nostri pazienti. Operando in località con un numero ristretto di abitanti conosciamo bene le persone che frequentano la farmacia, anzi direi che riusciamo a instaurare con loro un rapporto confidenziale e di fiducia reciproca che magari non hanno, a volte, neanche con il proprio medico.
Parliamo della campagna vaccinale in corso: come sta procedendo nella sua farmacia?
Dopo il gran numero di somministrazioni di prima e seconda dose del vaccino anti Covid-19 che abbiamo effettuato nel 2021, quest’anno la richiesta da parte dei cittadini registra un lieve calo, dovuto con ogni probabilità alla diminuzione del numero di ospedalizzazioni e di decessi a livello nazionale. Abbiamo però ricevuto anche svariate richieste per terza e quarta dose. Invece, per quanto riguarda la campagna antinfluenzale, che da noi ha preso il via lo scorso 24 ottobre, abbiamo già ricevuto diverse prenotazioni e a oggi sono una decina i vaccini inoculati. Non posso dunque lamentarmi, anche perché la mancanza di un hub vaccinale nella mia zona di incidenza, attivo fino allo scorso anno, sta indirizzando i cittadini verso la mia farmacia, ben contenti di usufruire di un servizio in loco, visto e considerato che attualmente l’hub più vicino dista una quarantina di chilometri. Aggiungo che molto gradito è anche l’orario riservato alle vaccinazioni, compatibile con gli impegni lavorativi dei nostri concittadini. Ho deciso, infatti, di operare nel momento di chiusura della farmacia che coincide con quello della pausa pranzo di molti miei pazienti.
Nessun intoppo, quindi…
No, di nessun genere. Il servizio è decollato in pieno, l’Asl è stata molto puntuale nell’invio del quantitativo previsto di vaccini per i soggetti eleggibili e per quanto riguarda la registrazione sull’anagrafe vaccinale direi che la strada si prospetta in discesa.
Quali fasce d’età state vaccinando in prevalenza?
I nostri pazienti rientrano per lo più nella fascia che va dai 18-20 ai 60-65 anni e questo sia per quanto riguarda la somministrazione del vaccino antinfluenzale sia quella dell’anti Covid-19.
Come vi siete organizzati per offrire questo servizio?
In farmacia ho allestito una zona accoglienza in cui gli assistiti sostano in attesa del loro turno e che è antistante al locale predisposto per le vaccinazioni. Locale che di norma è adibito alle autoanalisi o alla misurazione della pressione ma che per l’occasione utilizzo anche per questo servizio. Tengo a sottolineare che l’ambiente viene regolarmente sanificato alla chiusura della farmacia e prima dell’accesso di ciascun paziente. Infine, in un altro punto situato sul retro della farmacia, vi è una stanza in cui è possibile attendere i 15 minuti canonici dopo aver ricevuto il vaccino.